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Commento illustrato dello standard del Coton de tulèar

Origine Madagascar, patronato Francia

“Piccolo cane da compagnia a pelo lungo, con mantello di colore bianco, della tessitura come il cotone, con occhi rotondi e scuri e un’espressione vivace e intelligente” questo estratto dello standard descrive perfettamente i tratti fondamentali del coton.


Il coton è piccolo. Al suo arrivo in Europa e in America, adeguandosi velocemente alle migliorate condizioni di vita, rispetto a quelle semi selvagge dell’isola malgascia, la razza è cresciuta di taglia. Gli allevatori stanno lavorando alla ricerca di un cane piccolo di dimensioni ma solido e di buon ossatura. Il pelo è diverso da ogni altro mantello. Forte, soffice, denso e voluminoso, ha una tessitura cotonosa (mai lanoso o setoso) e non emana nessun odore. Gli occhi scuri, rotondi e vivaci trasmettono lo spirito di questo cane da compagnia per antonomasia, intelligente, agile, equilibrato e gioioso. Qualsiasi cane aggressivo e estremamente pauroso dovrebbe essere penalizzato nei ring e eliminato dall’allevamento.

Proporzioni importanti
La taglia è fissata con 26-28 cm per i maschi e 23-25 cm per le femmine, con tolleranza meno 2 e più 1 per entrambi i sessi.
L’altezza al garrese in rapporto alla lunghezza è 2 a 3
per un maschio con altezza di 27 cm, la lunghezza è 40,5 cm
per una femmina altezza con altezza di 24 cm, la lunghezza è 36 cm.
Il peso è tra i 4 ei 6 kg. Leggermente meno le femmine.
Si dovrà preferire un cane leggermente più pesante rispetto ad uno un po’ troppo alto.
La lunghezza della testa rispetto al tronco è 2 a 5. In un cane alto 28 cm e lungo 42 cm: la testa ha una lunghezza di 17 cm (42:5x2=17 cm)
La lunghezza del cranio rispetto a quella del muso è 9 a 5.
Utilizzando una testa di lunghezza 17 cm: calcoliamo 17:14 (9+5)= 1,2 cm ogni parte, quindi il muso è 5x1,2= 6 cm e la lungh del cranio 9x1,2= 10,8 cm.
Ecco l’esempio, solo recentemente si vedo teste con proporzioni corrette, nel passato molti erano i coton con proporzioni errate della testa di 1:1, come nell’havanese.

Testa: corta, triangolare vista da sopra.
Regione del cranio: il cranio visto da davanti è leggermente arrotondato, abbastanza ampio in rapporto alla lunghezza con arcate sopraccigliari, sutura metopica e cresta occipitale poche sviluppate. Ben sviluppate invece le arcate zigomatiche.
Stop leggero.
Orecchie: ben attaccate al cranio. Controllare il giusto inserimento (sopra la linea degli occhi) anche toccandole sotto al pelo voluminoso e utilizzare anche con un richiamo che non siano portate erette, semi erette o troppo mobili. Di forma triangolare (nel vecchio standard le sue misure erano 6 cm di larghezza alla base e 7 cm di lunghezza) con punte sottili. Le orecchie sono ricoperte di pelo di colore bianco, grigio o champagne. Importante da sapere che in cani giovani colori più marcati sono comunque accettabili.
Regione del muso: il profilo superiore del muso deve essere dritto, pena l’eliminazione. Il tartufo nero (tollerato tabacco) prosegue sulla linea. Depigmentazioni delle mucose sono da penalizzare. Le narici sono bene aperte, le guance aderenti.
Occhi: sono scuri, rotondi e capaci di trasmettere la loro allegria. Da penalizzare gli occhi chiari, entropion, ectropion. La pigmentazione orbitale deve essere completa e possibilmente ben marcata.
Labbra: sottili e della stessa pigmentazione del tartufo.
Dentatura si richiede una mascella larga con incisivi ben allineati. La chiusura in ortognatismo, permette la forbice, la forbice rovesciata e la tenaglia. Se invece gli incisivi perdono di contatto e si sfocia nell’enognatismo o nel prognatismo, il difetto va penalizzato. Sulle tre posizioni, ammesse in egual misura, si è sviluppata una controversia in quanto tra allevatori si sceglie di competere in esposizione quasi sempre con cani che detengono una chiusura a forbice. Questo perché si ritiene che continuare ad allevare cani con dentature così diverse porti nel tempo a selezionare cani con evidenti dismisure tra le lunghezze delle due mascelle creando poi disfunzioni ed anche inestetismi.
Lo standard penalizza la mancanza di denti che non siano PM1. Una certa tolleranza a mancanze di denti è comunque generalizzata a meno che il numero non diventi importante.
Collo: il collo non è estremamente lungo ma muscoloso e senza giogaia.
Corpo: la linea superiore è leggermente convessa, quindi è importante che le reni siano forti e muscolose per dare resistenza al “ponte”. La groppa inclinata, corta e forte per dare stabilità al movimento. Da penalizzare una curvatura esagerata o una linea superiore orizzontale.
Torace: ben sceso e sviluppato nelle tre dimensioni.
Arti:
gli arti anteriori e posteriori devono essere dritti e ben muscolosi. Qualsiasi deviazione deve essere penalizzata (mancinismo, vacciniamo, aria ai gomiti ecc)
La spalla è obliqua e ben muscolosa (spalla dritta da penalizzare). La lunghezza dell’omero corrisponde grossomodo a quella del braccio (9-10 cm) e della spalla. L’angolo scapolo/omerale è 120°. I posteriori non sono molto angolati.
Il piede è piccolo, rotondo con dita abbastanza serrate e arcuate. Cuscinetti pigmentati.
Coda l’attaccatura è bassa, a livello dell’axis della colonna vertebrale. Più grande alla base e più sottile in punta, ha una lunghezza di circa 18 cm (raggiunge il garretto). In movimento è portata “gaiamente” curvata sul dorso in direzione della nuca, del garrese o del rene. Non deve essere a candela o formare un riccio chiuso. In stazione scende sotto al garretto con la punta rilevata.
Movimento: libero e fluido senza coprire tanto terreno. Si richiede un buon parallelismo. La linea superiore non cede e il cane non ondeggia. Da notare che il cambiamento nell’ultimo standard, dove, da “trotto raccorciato” si è passati a “libero e fluido”, senza cambiare la costruzione e le angolazioni del cane, lascia un po’ perplessi. Questo perché di fatto le angolazioni posteriori del coton sono più marcate di quanto menziona lo standard, permettendogli un movimento più sciolto ed elastico.
Mantello: questa è una delle caratteristiche fondamentali della razza, il mantello è denso, soffice e morbido, mai duro o ruvido. Non è mai setoso (e quindi lucido) ne lanoso (con prevalenza di sottopelo). Può essere leggermente ondulato. Un mantello troppo corto ed estremamente riccio è considerato difetto grave. Per valutare bene la tessitura del mantello il giudice prende il pelo tra i polpastrelli, solleva e stropiccia tra le dita il ciuffo e poi lo lascia. Se il pelo “resta in aria” da solo solitamente ha la giusta tessitura.
Colore: il colore di base è bianco. Guardandolo però attentamente da vicino il manto è però come la pianta del cotone con delle pallide sfumature beige, grigie, champagne… soprattutto sugli orecchi. Il coton nasce spesso con delle macchie scure che poi sbiadiscono nel tempo lasciando soltanto delle sfumature, soprattutto in testa. Giovani cani con macchie colorate sono peraltro accettate (soprattutto se vicino alla pelle la radice del pelo è chiara) ma nei soggetti adulti un manto fortemente macchiato di marrone va penalizzato e il nero puro è da squalifica.
La pelle è fine e tesa su tutto il corpo. E’ rosa ma può essere pigmentata.
Difetti da penalizzare: ogni deviazione dallo standard.

 

 

 

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